
Parliamo di cultura del tappeto, o meglio il ruolo del tappeto all’interno di diverse culture. Un tappeto spesso è il protagonista di avvenimenti storici, di cerimonie nunziali, luogo di preghiera in Moschea, ornamento nelle case e molto più di quello che possiamo immaginare.
Tutti abbiamo visto accogliere grandi personaggi, capi di Stato, con lunghi e sfarzosi tappeti, camminare su un tappeto è simbolo di prestigio, da sempre!
Queste immagini viste talmente tante volte, apparentemente, sembrano gesti normali e privi di significato, invece fanno parte della cultura dell’umanità da moltissimi secoli.
Il tappeto è un luogo del cuore
Il tappeto è un rifugio, lo abbiamo constatato soprattutto in quest’anno così complicato, è il posto dove giocare, mangiare, studiare, lavorare e per alcuni anche pregare.
Costretti a vivere nella nostre case, il tappeto è diventato un luogo centrale della nostra vita domestica.
Per questo motivo, dopo la riapertura sono arrivate in azienda moltissime richieste di lavaggio e sanificazione di tappeti. Probabilmente abbiamo acquisito maggiore consapevolezza di quanto sia importante conservare, riparare, restaurare un tappeto per preservarlo dai danni dell’usura e del tempo.
Come per molte altre popolazioni, in particolare le popolazioni nomadi, anche per noi il tappeto è diventato sinonimo di casa.
Chi ha la cultura del tappeto lo tramanda alle generazioni future
Un tappeto dura per tutta la vita, per questo motivo è importante riflettere bene prima di fare un acquisto.
Un tappeto può essere tramandato alle future generazioni insieme alle emozioni dei momenti che esso ci ricorda.
Con le giuste competenze anche un manufatto in pessime condizioni può riprendere vita.